Piattaforma di rigenerazione urbana e territoriale dal basso

TRANSLUOGHI – Landscape design

Il laboratorio di landscape design intende costruire un rapporto performativo tra natura, design e fruizione del paesaggio.
Il progetto prevede l’autocostruzione di una installazione permanente, in un’area ad alto valore paesaggistico, poco distante dal borgo medievale di Morigerati, compresa tra il Rio Casaletto e il MUM – Museo Ugo Marano, dove andrà a dialogare con la scultura in ferro “Tavolo solare o del paradiso” dell’artista salernitano. Il museo, che prende il nome del grande artista scomparso, si trova all’interno di una vecchia ferriera sapientemente restaurata e ricalca l’idea di un progetto di Ugo Marano,chiamato “Museo che non teme i furti”. Il progetto andrà pertanto a integrarsi in un paesaggio stratificato, che contiene i fattori storici e produttivi della
vecchia ferriera, il fiume, il MUM e la grande scultura in ferro.
L’installazione vuole instaurare con il paesaggio dinamiche sonore, di esaltazione del luogo e fruizione dell’area, amplificando i suoni naturali e collocandosi come landmark integrato.
Il laboratorio si struttura in un processo collaborativo di lettura, osservazione e ascolto del contesto, attraverso sopralluoghi, walkscape e momenti teorici, per concludersi con la progettazione e l’assemblaggio delle installazioni.

Programma LANDSCAPE DESIGN – 1/5 Settembre 2016 https://goo.gl/Lu4Pua

Come performare un paesaggio?

Il cono è un dispositivo attraverso il quale generare un rapporto performativo con il paesaggio, amplificando i suoni del fiume Bussentino e i suoni degli uccelli.
A conclusione della residenza TRANSLUOGHI, i musicisti della BAM! hanno sperimentato una performance sonora utilizzando il cono come cassa armonica.
Il cono è altresì un rifugio, uno spazio connettivo dove interagiscono memoria, arte, natura e assenza.
Collocato nell’area dell’EX Ferriera di Morigerati, di cui uno degli spazi diventato il MUM – Museo Ugo Marano, il cono è un’installazione che dialoga con il Tavolo del Paradiso del grande artista salernitano scomparso, a cui è stato dedicato il museo.
Questa relazione connettiva, con-temporanea, segna l’apertura di un luogo altro, un transluogo; uno spazio di attraversamento, altamente empatico, che genera nuovi usi e possibilità.

Data: Settembre 2016

Curatori: Liviano Mariella e Giuseppe Avagliano (Recollocal)

Tutor: Sebastiano Pirisi (Studio Superfluo)

Facilitatori: Peppe Frisino (Labuat), Pasquale Napolitano (UNISA), Rossella Tricarico (Manifatture Knos), Massimiliano Capursi (multi-appartenente)

Relatori: Pasquale Persico (UNISA), Attilio Mandola (Steam Port)

Partner: Studio Superfluo, MUM – Museo Ugo Marano, Steam Port, BAM!, Focare, Cooperativa sociale Terra di Resilienza

Partecipanti: Vittorio Boemio, Federica Cafaro, Domenico Ciaravolo , Cristina Colicchio, Antonio Cutro, Michela D’anselmo, Giovanni De Simone, Annalisa Falcone, Nicola Fierro, Ersilia Fiore, Walter Giovanniello, Giancarlo guadagno, Annarita Iampieri, Annabella Langella, Angelo Licasale, Marianna Marozzi, Francesca Martucci, Chiara Mazzarella, Elisa Montone, Andrea Nolè, Serena Notarangelo, Arianna Palumbo, Elena Palumbo, Luigi Puglia, Cecilia Sammarco, Ilaria Spagnuolo.