Piattaforma di rigenerazione urbana e territoriale dal basso

Cucina e Design – TRANSLUOGHI IBRIDI 2019

Data: 2-9 Agosto 2019

Partecipanti: Claudia Spallacci, Raffaella Amistà, Adriano Arganini

Tutor: Niso Tommolillo (Antropokitchen), Claudia Kedy Cellamare (Cozinha Nomade),  Anna Cellamare (Cozinha Nomade)

Il laboratorio di Cucina e Design si è ibridato con: la comunità di abitanti di Morigerati che organizza l’evento Museo in Festa

 

 

PROCESSO

Il laboratorio di Cucina e Design «Antropokitchen» ha lavorato al fianco della comunità di Morigerati – un paese del basso Cilento (a sud ovest del bacino Mediterraneo) costituito da poco più di seicento anime, dove, da qualche anno, si svolge la residenza TRANSLUOGHI: parliamo di aree interne e rurali; di spopolamento e di inclusione degli abitanti nei processi di trasformazione del territorio, attivati al fine di “generare, col nostro passaggio, nuove forme di valori per le comunità ospitanti e le comunità ospitate”.

Challenge! (La sfida!)

Come possiamo connetterci con gli abitanti che si occupano della produzione del cibo distribuito durante l’evento estivo «Museo in festa», per migliorarne e facilitarne la gestione?

What? (Cosa?)

Laboratorio di co-progettazione tra sociologi e designer  (Antropokitchen + Cozinha Nomade), la comunità temporanea di TRANSLUOGHI e gli abitanti di Morigerati.

Inizialmente, abbiamo lavorato sul significato del termine ibrido (tema di fondo della residenza), elaborando concetti, condividendo ideologie, e costruendo immaginari che delineassero una linea progettuale e operativa comune a tutti i partecipanti al workshop – dai profili professionali più disparati (architetto, ballerina, giornalista, designer, food designer, antropologo).

 

Ricerca

Successivamente, abbiamo contattato e intervistato alcune fra le signore coinvolte nel reparto gastronomico dello staff che organizza l’evento: una giornata intera che coinvolge tutto il paese – e oltre seicento viaggiatori – in una grande festa collettiva, immaginata per celebrare il Museo Etnografico di Morigerati e le sue preziose collezioni.

 

Brainstorming 

L’obiettivo del nostro intervento consisteva nel «rendere la sagra più bella» – un desiderio espresso più volte dalla signora Pina, abitante di Morigerati. 

La richiesta di bellezza suonava come un messaggio d’aiuto.

Siamo dunque partiti con l’interrogarci su quale potesse essere il nostro ruolo all’interno di quella piccola comunità; e abbiamo pensato a tutti i bisogni e alle sensazioni che, nonostante il processo di ricerca e i tentativi di immedesimazione, non avremmo comunque potuto cogliere e comprendere.

Rivitalizzare l’estetica della sagra del paese significava, per gli abitanti di Morigerati coinvolti, non soltanto ri-affascinare la propria comunità alla celebrazione dei suoi rituali collettivi; ma anche, e soprattutto, riaffermare alcuni dei suoi tratti identitari – cercando di combattere la paura atavica di scomparire, spesso comune a chi vive questi luoghi.

Ci siamo, poi, messi nuovamente in ascolto, partendo dalla definizione e dall’analisi del problema, elaborate insieme ai portatori d’interesse: abbiamo incontrato, intervistato, cucinato e trascorso del tempo con le persone che ogni anno organizzano l’evento. 

Questa prima fase di incontro è stata documentata attraverso una ricerca video (grazie mille Luca e Daniele!) proiettata proprio in occasione del «Museo in Festa», al fine di mostrare anche ai fruitori della sagra tutta l’umanità che si cela dietro il lavoro svolto collettivamente nel backstage.

 

 

OUTPUT 

Output software

Una ricerca video che ha raccontato:

– i volti (generalmente nascosti) di chi ogni anno, prima della festa, prepara a mano circa 25 kg di pasta fresca;

– la ricetta dei fusilli e delle lagane morigeratesi (realizzata durante la sessione laboratoriale di co-cooking);

– l’esperienza di ibridazione tra i partecipanti alla residenza TRANSLUOGHI e gli abitanti di Morigerati, che ha generato materiale non soltanto tangibile, ma soprattutto umano.

 

Output hardware

Realizzati in collaborazione e grazie al supporto del reparto di auto-costruzione dello staff TRANSLUOGHI (grazie mille Giancarlo!).

 

Si tratta di installazioni luminose progettate per essere utilizzate come insegne per gli stand enogastronomici della sagra – al fine di presentare ai fruitori di «Museo in festa» il menù e i prodotti locali, e in generale rendere accessibile l’evento nel rispetto delle intolleranze e preferenze alimentari di ciascuno.

 

Materiali utilizzati per le installazioni

Legno

Carta Forno

Erbe Spontanee

Cartone

Luce Led

 

Nella progettazione e realizzazione delle insegne, ci siamo ispirati alla comunicazione visiva del Museo Etnografico di Morigerati, coniugata alle tecniche proprie del teatro delle ombre: le nostre installazioni sono delle scatole luminose, auto-costruite con materiali di uso comune (cartone, carta forno, erbe spontanee), facilmente replicabili.